Descrizione
Nell’814, nel trattato di Liutprando, si cita un “San Pietro in Montalcino in creta” ed anche se non ci sono prove certe, potrebbe essere la chiesa. n quanto non esistono altre località con tale toponimo. La chiesa era senza dubbio esistente nel XIV secolo ed ospitava la “Compagnia di San Pietro”, che operava in Montalcino già dal XII secolo. I fratelli della Compagnia dovevano avere un contegno irreprensibile, non potevano giocare, maneggiare armi, frequentare cattive compagnie, ma dovevano adeguarsi ad una ferrea educazione religiosa che si manifestava, oltre che nel presenziare alle funzioni religiose, anche nella cura degli infermi, nell’aiuto ai poveri e bisognosi, nella cura della propria chiesa. La compagnia rimase attiva sino al 1° maggio 1785 quando venne soppressa con decreto granducale. Nel 1781, mons. Pecci, riconsacrò la chiesa che era stata oggetto di una profonda trasformazione, con una evidente sopraelevazione e la realizzazione dell’altare centrale e di quelli laterali. Nel 1785, la chiesa di San Lorenzo venne abbandonata ed il titolo parrocchiale venne trasferito in San Pietro; da allora è conosciuta dai montalcinesi come chiesa di San Lorenzo in San Pietro. All’interno della chiesa, in stile barocco, si trova un pregiato altare maggiore in marmo (costruito dagli scalpellini Francesco Costantini senese e Lorenzo Tozzi probabilmente di Montalcino) e due altari laterali in finto marmo. La chiesa custodisce inoltre tre pregevoli pale d’altare di Ventura Salimbeni, la Crocifissione, la Consegna delle chiavi e la Disputa del Santissimo Sacramento. Quest’ultima ha avuto grande notorietà per la divulgazione dell’immagine in trasmissioni televisive; il globo centrale su cui poggiano gli scettri del Padre e del Figlio lo fanno assomigliare ad un satellite. Questa somiglianza è attualmente oggetto di discussione fra il mondo della cultura e il mondo dell’ufologia. La chiesa venne arricchita negli anni trenta di un organo con relativa cantoria proveniente dalla chiesa di Sant’Agostino e successivamente, negli anni sessanta, con la distruzione della chiesa del Convento di Santa Caterina, vi fu trasferito l’organo dell’800 tuttora funzionante.
Modalità d'accesso
accessibile su richiesta
Indirizzo
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Ultimo aggiornamento: 24 luglio 2024, 09:17